Dopo le autobiografie di Michael Collins (Apollo 11), John Young (Apollo 10 e 16) e Eugene Cernan (Apollo 10 e 17), non poteva mancare nella nostra “collezione” di astronauti uno dei partecipanti alla sfortunata missione 13, quella che non riuscì a raggiungere la Luna per un’esplosione sul modulo di comando che costrinse l’equipaggio a trasformarlo in una scialuppa di salvataggio di fortuna per poter rientrare in sicurezza sulla Terra (vicenda ben raccontata nel film di Ron Howard Apollo 13).

Fred Haise nella sua vita ha dovuto affrontare non solo questa, ma numerose altre situazioni di pericolo, dallo scoppio di uno pneumatico del suo aereo in atterraggio quando era militare a un viaggio in compagnia di un serpente molto velenoso, dalla spia di allarme generale che si accese durante la fase di decollo del modulo Odissea a un serio incidente aereo che gli procurò ustioni di secondo e terzo grado su gran parte del corpo. Tutti momenti di “niente panico, per ora” che Haise supera con sangue freddo ed esperienza, buon senso e competenza.

La vita di questo astronauta non è però costellata solo da pericoli e situazioni di emergenza: nel suo libro, Haise racconta anche la sua infanzia felice a Biloxi, nel Mississippi, a pesca di granchi e platesse con il papà, i suoi primi lavoretti come lustrascarpe, ragazzo dei giornali, redattore sportivo, fino al suo ingresso in aviazione navale e poi al suo ruolo di pilota collaudatore di jet ad alte prestazioni. Nel 1959 entra alla NASA e dopo anni passati su vari velivoli sperimentali e di lavoro al Centro ricerca del volo approda al settore aerospaziale e diventa astronauta. Nell’equipaggio di riserva per le missioni Apollo 8 e Apollo 11, alla fine Fred Haise parte per la Luna con Jim Lovell e Jack Swigert con l’Apollo 13, ma non la raggiungono a causa dell’esplosione di un serbatoio dell’ossigeno nel modulo di comando e servizio.

Tornato a casa sano e salvo con i suoi compagni di avventura, Haise continua a occuparsi di spazio ed è il primo pilota a far volare lo Space Shuttle Enterprise. A fine carriera diventa dirigente della Grumman Aerospace ed entra nel consiglio di amministrazione dell’Infinity Science Center, museo della scienza del Mississippi.

Un bel libro di memorie per un pilota che ha sempre vissuto il volo con passione, dagli aerei a elica fino ai moduli lunari e allo Space Shuttle.


Fred Haise ha lavorato come pilota di riserva del modulo lunare per l’Apollo 8 e l’Apollo 11 prima di ricoprire il ruolo di pilota del modulo lunare per la missione Apollo 13. Dopo, ha continuato a lavorare per nove anni alla NASA, facendo parte dell’equipaggio di riserva per l’Apollo 16, comandando missioni di prova di volo libero per il programma Space Shuttle e addestrandosi per comandare l’Apollo 19, se questa missione non fosse stata cancellata. Nel 1979 ha lasciato la NASA per diventare dirigente della Grumman Aerospace Corp.

Bill Moore è autore e coautore di numerosi libri e periodici sull’aviazione e lo spazio e ha prodotto il documentario che accompagna il suo libro Oklahomans and Space. Come Fred Haise, Bill è un illustre ex alunno dell’Università dell’Oklahoma.