L’espressione “far vedere i sorci verdi” fa ormai parte del lessico italiano, ma non tutti sanno che la sua diffusione ha origini squisitamente aeronautiche. Infatti, sebbene la paternità di questa frase sia piuttosto incerta, il suo impiego su larga scala ha avuto inizio dopo la vittoria dei velivoli Savoia Marchetti SM.79CS nella competizione Istres-Damasco-Parigi dell’agosto 1937. Le fusoliere di quegli aerei erano adornate con il disegno di tre topini verdi, simbolo utilizzato anche dalla 205a squadriglia da bombardamento che aveva operato in Spagna durante la Guerra Civile.
Grazie a un certosino lavoro di recupero storico compiuto dai ricercatori aeronautici Paolo Miana, Jukka Keränen e Angelo Brioschi, che hanno passato al setaccio l’immenso archivio della SIAI Marchetti, nel 2014 venne pubblicato il primo volume della collana “Gli Archivi Ritrovati”, dedicato proprio alle vicende dei “Sorci Verdi”. A cinque anni di distanza, l’edizione originale cartacea è oggi affiancata e completata dalla versione ebook, disponibile in tutti i più diffusi formati digitali.
La nuova versione non solo dispone di una grafica completamente rinnovata e rimodernata rispetto all’originale cartaceo, ma tutte le rarissime foto storiche in essa contenute sono state restaurate e ottimizzate in modo da poter essere visionate al meglio su qualunque moderno sistema elettronico di lettura: computer, tablet o smartphone. Inoltre, la versione ebook è disponibile ad un prezzo fortemente ridotto rispetto a quella cartacea: solo € 6,99 per un’opera che storicamente rappresenta un’importante e rinnovata risorsa per gli appassionati.
Frutto della collaborazione tra Cartabianca Publishing e l’associazione Archivi Ritrovati, “I Sorci Verdi” è il primo volume di una collana dedicata alle meraviglie aeronautiche conservate negli archivi SIAI Marchetti.
Jukka Keränen, finlandese, è impiegato nel mondo editoriale, inizialmente come redattore e attualmente project manager di libri scolastici. Da sempre interessato al mondo del volo, ha iniziato da modellista per poi conseguire il brevetto di volo. Collaboratore della testata finlandese Feeniks, è specializzato nell’aviazione storica italiana e le aeronautiche dell’Africa centrale e meridionale. È attualmente socio di tre associazioni aeronautiche.
Angelo Brioschi aveva iniziato nel 1995 a pubblicare disegni tecnici e profili aeronautici su un’importante collana dedicata all’aeronautica italiana, partecipando poi alla realizzazione di numerosi libri e pubblicazioni italiane e internazionali. È stato socio del GAVS, associazione per la conservazione del patrimonio aeronautico italiano, di cui curava personalmente la rivista ufficiale. È stato coautore di uno studio dedicato all’araldica e alla colorazione degli aerei italiani durante la Seconda guerra mondiale. È scomparso nel 2015.