Flavia Zanirato è lo pseudonimo di un’assistente di volo, che per ragioni professionali preferisce non apparire con il suo vero nome. L’autrice conosce bene il mondo delle compagnie aeree italiane e si immagina una collega esasperata dai piccoli e grandi soprusi di cui è testimone, in volo e nella vita di tutti i giorni, che la spingono a trovare una professione parallela: la killer professionista.
Nasce così questa raccolta di dodici racconti sulle imprese di Anna Vailati, alias Arianna Zeta, inappuntabile hostess e spregiudicata giustiziera, che uccide canaglie di vario genere spostandosi con naturalezza dal galley di un Boeing 737 ai viali dell’EUR a Roma, da una splendida isola sarda semidisabitata alla provincia veneta, da una cena aziendale in una villa fuori Mantova alla campagna intorno al Circeo.
Il libro si chiude con una tredicesima storia, meno sanguinaria e molto più misteriosa. Un racconto di presagi che sembra vero. E magari, chissà, lo è veramente…
Arianna Zeta è un noir a tinte forti: bianco come la luce, nero come la notte, rosso come il sangue. Con una protagonista spietata, a tratti sopra le righe, talvolta esagerata nelle sue azioni, ma anche affascinante nella sua coerenza omicida. Quasi una “Tokyo” della nota serie televisiva La casa di carta, per chi l’ha vista: una donna che si fa amare o detestare, senza mezze misure.