La parola hijacking venne usata per la prima volta da The Times di Londra nel 1958 per definire un “attacco armato ai danni di un veicolo in movimento”. Deriva dal termine gergale con cui i malviventi apostrofavano le loro vittime negli USA – Hi, Jack! – quando le bloccavano per rapinarle durante il periodo del proibizionismo negli anni Trenta.
Dirottamenti, sequestri di velivoli, bombe a bordo e in aeroporto… è proprio di questo che trattano i tre racconti lunghi scritti dal comandante Adalberto Pellegrino, con l’abituale bella scrittura e attenzione ai particolari aeronautici che caratterizzano tutti i suoi libri.
Così, sarete trasportati nella cabina di pilotaggio di un Jumbo dove all’improvviso compare un passeggero non previsto, che costringerà i piloti a pericolosi giri tra cicloni tropicali e atterraggi rifiutati; all’aeroporto di Fiumicino tra sparatorie e lancio di bombe al fosforo; sotto la pancia di un aereo presidenziale in partenza da San Paolo in Brasile. Tre racconti mozzafiato per rivivere momenti di terrore non successi realmente, ma comunque basati su storie vere o molto plausibili.
E anche se ora nel mondo dell’aviazione commerciale la prevenzione agli atti terroristici è stata molto rafforzata e si è raggiunto un elevato grado di sicurezza sia in volo sia a terra, questa lettura adrenalinica vi farà provare la tensione e il clima che si respirava in quell’epoca turbolenta. E tirare un sospiro di sollievo.